martedì 26 maggio 2015

Da Sarria a Portomarin: a ognuno il suo cammino

Dalla tappa di ieri inizia fondamentalmente il Cammino per tutti quelli che fanno gli ultimi 100km.

C'è più gente in giro.
Molti con zainetto piccoli o viaggi organizzati.

Oggi ad un certo punto è arrivato un pullman da dove sono scesi circa 50 spagnoli che sono stati ripresi 10km dopo.
Avevano lo zainetto piccolissimo con dentro: panino, acqua, conchiglia e davano loro anche le bacchette per camminare.

Vederli sbarcare così, belli freschi, con il pullman dopo 10km e con la possibilità di prendere gli stessi miei timbri sulla Credencial mi ha fatto un pò girare...
Questi a Santiago prenderanno la mia stessa Compostela.

Ma non posso essere così carogna: io sono partita 250km fa, circa 450 dopo l'inizio ufficiale del Cammino francese, e non mi sono fatta scrupoli a sentirmi pellegrina dopo i primi 20km ed i muscoli stanchi!!!

Ieri poi ho incontrato a Samos due italiani della provincia di Milano, Solaro in particolare.

Lui mi ha detto che nelle topaie dove dormono i pezzenti non ci va. Ha prenotato diversi alberghetti e quando sono stanchi, pigliano un taxi.
E poi ha continuato:"ho lavorato come un matto per permettermi di non vivere da pezzente e una settimana di ferie non la uso per puzzare".
Mi ha chiesto cosa facevo nella vita ed io ho risposto: lavoro.

E poi ho lasciato che andassero avanti con il loro passo fresco di taxi.

Non vi nascondo la mia umanità più becera: mi hanno molto innervosito.

Poi i tanti km da sola mi hanno costretta a ragionare e la cosa è andata avanti anche oggi.

Ognuno vive la vita ed il Cammino che vuole vivere.
Ognuno la fa faticosa e comoda per come si sente.
Non è una competizione o non c'è un modo giusto.
Esiste il proprio modo.

La Compostela alla fine è solo la certificazione che una persona è partita da casa sua per fare un percorso.

Certo non passa la mia umana irritazione.

Pensavo alla parabola dei vignaioli.

Il padrone al mattino ne chiama un pò è promette una paga.
Durante il mattino ne chiama altri. A pranzo altri. A pomeriggio altri e poco prima della chiusura della giornata,  altri ancora.

Peccato che a tutti da la stessa paga.
Quelli arrivati al mattino si sono un pò inca....
Come me.

Pensandoci un pò....

Io avrò ciò che voglio avere.
Ciò che avranno gli altri non è affar mio.

Questo post non dà una grande immagine di me, ma qui, come in ogni angolo del mondo, escono le cose belle come quelle brutte.

A che serve nasconderle?

Franci

1 commento:

  1. ... e va be' che ci vuoi fare, quella e' gentaglia che fa il Cammino per pubblucare qualche fotina su FB e dire "io c'ero" :-0
    Un abbraccio e Buen Camino.
    Lorenzo

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