venerdì 29 maggio 2015

Da Ribadiso a Pedrouzo: medaglie di acciacchi

Un'amica ieri mi ha scritto una cosa tipo: sei partita sana e torni acciaccata.

Io le ho risposto che sono acciaccata ma serena!

Perché cito questo scambio?
Perché stamattina mentre camminavo (e, quando mi ricordavo dei dolori, ogni tanto zoppicavo), mi è venuto in mente uno scambio con alcuni colleghi qualche mese fa.

Stavamo preparando la risposta ad una gara, ovviamente con il tempo ricavato "on top" a quello lavorativo e a quello "on top delle altre cose seguite on top"... Tradotto "on top al quadrato"!

Una diceva: sono stressatissima. Ho sempre mal di testa, ora ho qualche problema al cuore, e... (altre cose non le ricordo, ndr). Tutto perché non riesco a fermarmi. Mi sto ammalando e manco vado dal dottore.

L'altro risponde: figurati io ho già fatto un piccolo infarto, e ora ho problemi di gastrite forte, ernia ... (non ricordo più la lista, ndr).

L'altra ha risposto: cavolo sei più avanti tu. Avrai più casini di me al lavoro!!! Comunque, se continuo così, ti raggiungo presto!

Io ascoltavo, attrice protagonista di questo consumo della salute per l' "on top al quadrato", e ho detto loro: non staremo sbagliando il tipo di medaglia d'onore da apporci al petto?
Le malattie davvero misurano il nostro lavoro?
Tutti poi abbiamo sorriso per la battuta.

Ma amici miei, non c'è  un 《beep》 da ridere!!!

Io torno acciaccata ad un polpaccio: tempo di guarigione = due pomeriggi sul divano!
Ma torno pulita dalle medaglie dell'"on top".... almeno per un pò.

Riuscirò a non collezionarne più e, se possibile, lavorare per l'equilibrio di chi lavora con me?

Franci

1 commento:

  1. E gia' ... come non citare uno stralcio del famoso "paradosso dei nostri tempi" ?
    "[..] Questi sono i tempi in cui abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. [..]"
    Ho vissuto e lavorato a Milano e so benissimo a cosa ti riferisci ... gente non solo malata nel corpo ma soprattutto vuota dentro ... nell'Anima, gente che non e' mai fiorita perche non ha mai vissuto, ... per ignavia o per vilta' non ha mai lasciato il porto.
    Ti lascio con un pensiero che sintetizza quello che vorrei fosse la mia vita:
    "Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna.
    Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere.
    E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo.
    Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse.
    Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?"
    ~ Lev Nikolaevic Tolstoj
    Con l'augurio che tu possa, appena tornata a Milano, riempire almeno un po' quei vuoti con tutte le tue storie e le tue riflessioni.
    Un forte abbraccio.
    Buen Camino!
    Lorenzo

    RispondiElimina