domenica 31 maggio 2015

Arrivo a Santiago

Mi rendo conto che ieri ero un pò frastornata.

Dopo due settimane che vedi solo zaini, pellegrini, strada, e ti alzi alle 5.30 con lo zaino semi pronto da indossare, parti che è quasi ancora buio, hai tanto da camminare, e ti chiedi se i piedi reggeranno, oggi è tutto diverso.

Il vero arrivo è oggi.
Quando ti sorprendi ad andare in giro senza zaino in spalla, che senti dei tacchi sul marciapiede e ti volti sorpresa di quel rumore, quando giri per la città con l'obiettivo di rimanere, anche se temporaneamente,  quando un pò ci si ferma....

Ecco l'arrivo è oggi.
Dopo l'emozione della fermata.
Dopo aver celebrato la fatica.
Dopo aver vissuto lo stupore.

Oggi è il gg dell'accoglienza.
Arrivare è un pò questo per me, vivere l'accoglienza.

Avviene a casa di amici, dei miei genitori, in qualche posto,  avviene quando abbracci qualcuno, avviene quando vedi qualcuno o qualcosa che ti fa sentire bene, a "casa tua".

Ecco da ieri mi sento un pò abbracciata da questa esperienza e da questa città.

Qui a Santiago i pellegrini sono sfruttati come qualunque altro posto perché sono l'economia di questa zona, ma diversamente da altri posti visti, qui sono rispettati e supportati.
Ad ogni passo è stato così.
La vecchietta che mi ha visto camminare in mezzo alla campagna e mi ha fermato per darmi "un vaso de agua".
Ce l'avevo l'acqua nella borraccia ma quella conteneva una proprietà che si chiama "gentilezza". Quante volte ce ne accorgiamo?

Non è un mondo perfetto questo a Santiago. Anzi.
Ma è un'esperienza che ti permette di ricavarti il tempo per osservare la parte di mondo perfetto che ci scorre ogni giorno sotto gli occhi senza vederlo.
La gentilezza in mezzo alla fatica è come se fosse evidenziata con un pennarello giallo fosforescente. Non puoi non notarla.

Eccomi arrivata qui.
Qualche gg fa uno spagnolo ad un caffè ci diceva: "il cammino finisce a Santiago. Il resto da vedere è come turista".

Oggi ho capito che ha ragione.
Santiago ti accoglie e da qui puoi solo ripartire per un'altra esperienza e fare in modo che questa sia qualcosa di fecondo per altro che si vivrà.

Non ho ancora razionalizzato cosa mi porto a casa.
Ci penserò e quello che potrò ve lo condividerò su queste "pagine".

Nel frattempo grazie per aver condiviso con me parte del mio tempo "lento" di questo piccolo pezzettino di percorso.

Franci  

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